A quindici anni, Terry Flynn aveva il volto di un angelo e il fisico di un perfetto atleta. Era di corporatura minuta, ma assolutamente bello. Quando era vestito e camminava in mezzo ai suoi amici, si muoveva con grazia speciale, leggera e agile, che lo distingueva da tutti gli altri; bastava guardarlo camminare per immaginare come si sarebbe slanciato per intercettare un passaggio in avanti, scartare una quantità di potenziali placcatori e correre verso la meta a segnare il touchdown della vittoria mentre la folla impazziva.
trad. A. Lombardi Bom
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