sabato 3 marzo 2012

RGVEDA. LE STROFE DELLA SAPIENZA a.c. di S. Sani

Queste sono le prime dieci righe di Parlare con i bambini:



Allora non c’era nè ciò che è nè ciò che non è.
Non c’era lo spazio nè la volta celeste che gli sta sopra. Che cosa si andava muovendo? Dove? Sotto la protezione di che cosa? Vi era l’acqua, l’impenetrabile abisso?
Non c’era la morte, allora, nè l’immortalità.
Non c’era distinzione del giorno e della notte. In principio vi era solo tenebra nascosta dalla tenebra. Acqua indistinta era tutto questo universo.
In principio fu il desiderio che si mosse, il desiderio che fu il primo atto fecondante della mente.
Il legame tra Ciò-che-è con Ciò-che-non-è lo trovarono nel loro cuore i poeti.


Marsillio, 2000


1 commento:

  1. All'inizio non c'era inizio e non c'era fine e non ci sono mai stati, cè il Brahman e solo quello esiste, il Sè permanente sempre stato, mai nato, mai morto, mai macchiato, mai modificato, immortale, padre e madre, uomo primordiale, pace ed equilibrio perfetto, senza alfa e senza omega : Eterno Uno da cui escono e ritornano i molti Io Sono Individualistici dopo vite egoiche nei mondi mentali immaginati di Maya.

    Io sono Quello, e niente altro esiste.

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