Seduto tra il pubblico nello studio televisivo, Jeremy Marsh non riusciva a fare a meno di sentirsi insolitamente vistoso. C'erano solo altri cinque o sei uomini in platea in quel pomeriggio di metà dicembre. Si era vestito di nero, ovviamente. E con i capelli scuri ondulati, gli occhi azzurri, appena un'ombra di barba, aveva decisamente l'aria del vero newyorchese qual era. Mentre studiava l'ospite sul palcoscenico, non mancò di lanciare un'occhiata furtiva alla bionda che si trovava tre file davanti a lui.
martedì 6 marzo 2012
IL POSTO CHE CERCAVO di N. Sparks
Queste sono le prime dieci righe di Dolce Candy:
Seduto tra il pubblico nello studio televisivo, Jeremy Marsh non riusciva a fare a meno di sentirsi insolitamente vistoso. C'erano solo altri cinque o sei uomini in platea in quel pomeriggio di metà dicembre. Si era vestito di nero, ovviamente. E con i capelli scuri ondulati, gli occhi azzurri, appena un'ombra di barba, aveva decisamente l'aria del vero newyorchese qual era. Mentre studiava l'ospite sul palcoscenico, non mancò di lanciare un'occhiata furtiva alla bionda che si trovava tre file davanti a lui.
Seduto tra il pubblico nello studio televisivo, Jeremy Marsh non riusciva a fare a meno di sentirsi insolitamente vistoso. C'erano solo altri cinque o sei uomini in platea in quel pomeriggio di metà dicembre. Si era vestito di nero, ovviamente. E con i capelli scuri ondulati, gli occhi azzurri, appena un'ombra di barba, aveva decisamente l'aria del vero newyorchese qual era. Mentre studiava l'ospite sul palcoscenico, non mancò di lanciare un'occhiata furtiva alla bionda che si trovava tre file davanti a lui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento