3 aprile
Myriam,
tu non mi conosci e, quando ti scrivo , sembra anche a me di non conoscermi. A dire il vero ho cercato di non scrivere, sono già due giorni che ci provo, ma adesso mi sono arreso.
Ti ho vista l'altro ieri al raduno del liceo. Tu non mi hai notato, stavo in disparte, forse non potevi vedermi. Qualcuno ha pronunciato il tuo nome e alcuni ragazzi ti hanno chiamato "professoressa". Eri con un uomo alto, probabilmente tuo marito. È tutto quello che so di te ed è forse già troppo. Non spaventarti, non voglio incontrarti e interferire nella tua vita.
Mondadori, 2007
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