martedì 28 febbraio 2012

OSCAR E LA DAMA IN ROSA di E. E. Schmitt

Queste sono le prime dieci righe di Cri:



Caro Dio,
mi chiamo Oscar, ho dieci anni, ho appiccato il
fuoco al gatto, al cane, alla casa (credo persino di
aver arrostito i pesci rossi) ed è la prima lettera
che ti mando perché finora, a causa dei miei
studi, non ho avuto tempo.
Ti avverto subito: detesto scrivere. Bisogna
davvero che ci sia obbligato. Perchè scrivere è soltanto
una bugia che abbellisce la realtà. Una cosa
da adulti.


Bur, 2005

LE CENERI DI ANGELA di F. McCourt

Queste sono le prime dieci righe di LaNinin e di SuSter:


Era meglio se i miei restavano a New York dove si erano conosciuti e sposati e dove sono nato io. Invece se ne tornarono in Irlanda che io avevo quattro anni, mio fratello Malachy tre, i gemelli Oliver e Eugene appena uno e mia sorella Margaret era già morta e sepolta.
Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un'infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un'infanzia infelice irlandese è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice e cattolica è peggio ancora.


Adelphi, 2008

EVA LUNA di I. Allende

Queste sono le prime dieci righe di Silvia:


Mi chiamo Eva, che vuole dire vita, secondo un libro che mia madre consultò per scegliermi il nome. Sono nata nell'ultima stanza di una casa buia e sono cresciuta fra mobili antichi, libri in latino e mummie, ma questo non mi ha reso malinconica, perchè sono venuta al mondo con un soffio di foresta nella memoria. Mio padre, un indiano dagli occhi gialli, veniva dal luogo in cui si uniscono cento fiumi, odorava di bosco e non guardava mai direttamente il cielo, perché era cresciuto sotto la cupola degli alberi e la luce gli sembrava indecorosa. Consuelo, mia madre, aveva trascorso l'infanzia in una regione incantata (...).






lunedì 27 febbraio 2012

CENT'ANNI DI SOLITUDINE di G. Garcìa Màrquez

Queste sono le prime dieci righe di Rory:


Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.  Tutti gli anni, verso il mese di marzo, una famiglia di zingari cenciosi piantava la tenda vicino al villaggio, e con grande frastuono di zufoli e tamburi faceva conoscere le nuove invenzioni. Prima portarono la calamita. 




Mondadori, 1982

IL PIACERE di G. D'Annunzio

Queste sono le prime dieci righe di Vanillina:



L'anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la piazza Barberini, su la piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorio confuso e continuo, salendo alla Trinità de' Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato.
Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch'esalavan ne' vasi i fiori freschi.




Mondadori, 1965





DEMOCRAZIA E ISTRUZIONE di N. Chomsky (2004)

Negli ultimi 25 anni si è verificato un attacco generalizzato a solidarietà, democrazia, stato sociale, e ad ogni cosa che interferisse col potere privato, e ci sono molti obiettivi nei confronti dei quali tutto ciò è già stato realizzato. Uno di questi è senza alcun dubbio il sistema educativo. Infatti, già un paio di anni fa le grandi firme di investitori, come Lehman Brothers, e così via, circondarono di brochures i loro clienti dicendogli: "Guardi, abbiamo preso in consegna il sistema sanitario, quello carcerario, il prossimo obiettivo è il sistema educativo. Se lo privatizzeremo, faremo un sacco di soldi."


EDUP, 2005

martedì 21 febbraio 2012

C'E' POSTO PER TUTTI di M. Caccia (2011)







REVOLUTIONARY ROAD di R. Yates

Queste sono le prime dieci righe di Ale:


L'ultima eco della prova generale si spense, e gli attori della Compagnia dell'Alloro si ritrovarono senza altro da fare che starsene lì, silenziosi e smarriti, a guardare oltre le luci della ribalta verso una platea deserta, battendo le palpebre; osavano appena respirare, mentre la figura tozza e solenne del regista emergeva tra le nude sedie per raggiungerli sul palcoscenico e dalle quinte tirava fuori, trascinandola rumorosamente, una scale doppia, vi saliva fino a metà, e da qui si voltava e gli diceva, raschiandosi più volte la gola, che erano tipi maledettamente in gamba e che era proprio un piacere lavorarci assieme.








IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI di V. Diffenbaugh

Queste sono le prime dieci righe di mommymarty:


Erano otto anni che sognavo il fuoco. Gli alberi si incendiavano al mio passaggio, l'oceano bruciava. Mentre dormivo, il fumo dolciastro mi avvolgeva i capelli e il suo aroma si depositava come una nuvola sul cuscino quando mi alzavo. Tuttavia, appena il materasso cominciò a scottare balzai giù dal letto. L'odore penetrante della combustione non assomigliava affatto al tenue sentore dei miei sogni. Erano diversi come il gelsomino indiano e quello della Carolina: unione e separazione. Impossibile confonderli.



Garzanti, 2011

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE di S. Larsson

Queste sono le prime dieci righe di Pupottina:


"Era diventato un rito che si ripeteva ogni anno. Il destinatario del fiore ne compiva stavolta ottantadue. Quando il fiore arrivò, aprì il pacchetto e lo liberò della carta da regalo in cui era avvolto. Quindi sollevò il ricevitore e compose il numero di un ex commissario di pubblica sicurezza che dopo il pensionamento era andato a stabilirsi sulle rive del lago Siljan. I due uomini non erano solo coetanei, ma erano anche nati nello stesso giorno - fatto che in quel contesto poteva essere considerato una sorta di ironia. Il commissario, che sapeva che la telefonata sarebbe arrivata dopo la distribuzione della posta delle undici, nell'attesa stava bevendo un caffè. Quest'anno il telefono squillò già alle dieci e trenta. Lui alzò la cornetta e disse ciao senza nemmeno presentarsi.
"E' arrivato."
"Cos'è questa volta?"


trad. C. Giorgietti Cima

sabato 18 febbraio 2012

LEZIONI AMERICANE di I. Calvino (1988)

Dedicherò la prima conferenza all'opposizione leggerezza-peso, e sosterrò le ragioni della leggerezza. Questo non vuol dire che io consideri le ragioni del peso meno valide, ma solo che sulla leggerezza penso di avere più cose da dire.
Dopo quarant'anni che scrivo fiction, dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperimenti diversi, è venuta l'ora che io cerchi una definizione complessiva del mio lavoro; proporrei questa: la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città (...).


Garzanti, 1993


venerdì 17 febbraio 2012

IL POTERE DELLA MARCA di V. Codeluppi (2001)

Il Festival di Sanremo, la più importante trasmissione televisiva italiana, un gigante capace di accumulare in cinque giorni circa 80 milioni di contatti con altrettanti individui, è da tempo un enorme "megaspot" pubblicitario. L'edizione 2001 l'ha clamorosamente confermato. Un'unica azienda - Omnitel - non soltanto ha infarcito di spot e di telepromozioni la trasmissione, ma è riuscita ad avere la continua presenza sul palco della sua testimonial Megan Gale, una "bellona" priva di capacità professionali, ma, appunto, icona pubblicitaria che tale azienda ha imposto in questi anni ai consumatori.



LA MOGLIE DELL'UOMO CHE VIAGGIAVA NEL TEMPO di A. Niffenegger

Queste sono le prime dieci righe di Laura:


Sabato, 26 Ottobre 1991 (Henry ha 28 anni, Claire 20)

CLAIRE: La biblioteca è fresca e odora di detergente per moquette anche se i pavimenti mi sembrano di marmo. Firmo il registro dei visitatori:" Claire Adshire, 11.15, 26/10/1991, Collezioni speciali". E' la prima volta che vengo alla biblioteca Newberry e adesso che ho varcato l'ingresso imponente mi sento eccitata. Le biblioteche mi fanno l'effetto delle mattine di natale, come se fossero grandi scatole piene di libri bellissimi. L'ascensore è fiocamente illuminato e quasi silenzioso. Mi fermo al terzo piano e riempio il modulo per la consultazione, poi salgo alle Collezioni Speciali. I tacchi dei miei stivali risuonano sul pavimento di legno.




Mondadori, 2008

giovedì 16 febbraio 2012

FACCIAMONDO di M. Ferri e R. Piumini (2010)











LA NEVE SE NE FREGA di L. Ligabue

Queste sono le prime dieci righe di Rose:



Sono nato a settantanove anni. Meglio non poteva andare. Ovvio che parlo per me. Uno quando parla, lo fa per sé. Gli altri di solito preferiscono nascite più lunghe. Tipo ottantacinque o novantadue anni. Poi, naturalmente, si beccano quella che gli danno. Gli altri sono gli altri. La mia è stata una nascita perfetta.
Non ci vuole un cervello di tre chili per capire che i nati intorno ai novant'anni qualche incoveniente ce l'hanno. Tipo doverne aspettare quasi una ventina prima che il loro corpo si faccia un po' vivo.